La Sessualità Creativa è per sua natura antipenetrativa. La penetrazione è la forma più rozza, impersonale ed in ultima analisi obsoleta di contatto sessuale. La Sessualità Creativa muove in direzione di uno scenario cerebrale ed estetizzante, imprevedibile e fondamentalmente sovversivo, che nulla ha a che fare con ‘l’istinto naturale’, è un prodotto dell’uomo, anzi dell’individuo, una sofisticazione, una ritualizzazione e un omaggio al gusto settembrino della Civiltà. Rimanere legati alla brutalità del coito significa lasciare completamente inerte tutto il nostro potenziale creativo, impedirci di personalizzare le nostre manifestazioni fisiche, emotive, psichiche e spirituali. Solo una volta abbandonata la penetrazione cominciamo ad esplorarci, ad esplorare ciò che sta intorno e prima e dopo la sessualità ‘normale’ e ‘genitale’. Lasciare esplodere dentro di noi questi mille mondi, che ci appartengono da sempre ma che lasciavamo sopiti, è il primo e decisivo passo verso l’emancipazione sessuale. Solo dopo comincia l’avventura della creazione di sé.
Scritto da Mauro
convengo ma il senso della sofisticazione, che quindi elimina la parte genuina istintuale, mi fa venire i brividi.
non credo che la sensualità creativa possa essere imparata, nel senso di renderla poi una cosa normale.
o si è predisposti oppure sarà solo una sciapa replica di una parte.
A me fa venire i brividi la parola ‘normale’… 😉
😛 ^^
La sessualità creativa è conoscenza. La conoscenza si deve allargare. Almeno questo è un buon inizio
La sessualità, come la vita nel suo complesso, è AUTOESPRESSIONE. Esprimere noi stessi, specie ciò che abbiamo di unico e peculiare, è sempre un’attività creativa. La creatività non riguarda solo l’Arte, è la MANIFESTAZIONE DELL’INDIVIDUALITA’